Caratterizzazione Quantitativa del Focolare
Come discusso nel nostro articolo precedente, “Descrizione quantitativa di uno scenario d’incendio di progetto“, tre categorie di dati svolgono un ruolo fondamentale: Attività, Occupanti e Incendio. Ognuna di queste categorie contribuisce significativamente alla comprensione degli scenari d’incendio, guidando l’adozione di adeguate misure di sicurezza. La caratterizzazione quantitativa del focolare emerge come uno dei pilastri fondamentali per comprendere e gestire efficacemente gli scenari d’incendio. Attraverso questa approfondita analisi, è possibile delineare misure preventive e protettive adeguate, rendendo gli ambienti più sicuri per tutti.
Durante la fase di descrizione dello scenario d’incendio di progetto, la caratterizzazione quantitativa del focolare gioca un ruolo vitale nel comprendere e gestire gli scenari d’incendio. Questo approccio avanzato fornisce la base per misure preventive e protettive adeguate, garantendo ambienti più sicuri per tutti.
Importanza della Curva RHR
La Curva RHR (o HRR Heat Release Rate) ovvero il grafico del rilascio termico durante l’incendio è cruciale per un’analisi accurata degli scenari d’incendio. Lo scenario d’incendio di progetto si basa essenzialmente su questo e i software partono da questo dato essenziale per simulare l’andamento dell’incendio, per esempio FDS (fire dynamics simulator) richiede che il materiale combustibile dello scenario deve avere un HRRPUA (Heat Release Rate Per Unità di Area).
Metodologie Avanzate: ottenimento della Curva RHR
Per ottenere la Curva RHR, i professionisti antincendio hanno diverse opzioni a disposizione:
Dati Sperimentali. Gli esperti possono impiegare dati sperimentali ottenuti da misure dirette in laboratorio con strumenti come il Cono Calorimetrico che misurano i parametri di combustione dei materiali. Questa metodologia scientificamente consolidata fornisce dati affidabili sulla potenza termica rilasciata dai materiali combustibili.
Dati Pubblicati. È possibile utilizzare dati pubblicati da fonti autorevoli e condivise. È importante citare le fonti e confrontare il campione sperimentale con quello previsto nello scenario d’incendio di progetto, seguendo un approccio conservativo.
Metodologie di Stima. Nel paragrafo M.2.6 del Codice di Prevenzione Incendi, sono descritte metodologie di stima derivate dalla letteratura citata nel paragrafo M.2.8. Queste metodologie offrono stime affidabili sulla propagazione del fuoco basate su dati preesistenti.
Focolari Predefiniti: In alternativa, è possibile utilizzare i focolari predefiniti come indicato nel paragrafo M.2.7 del Codice. Questo semplifica l’analisi dei rischi in specifici contesti.
Il Cono Calorimetrico: strumento chiave
Secondo la Norma ISO 5660-1 si consente di determinare i parametri quali la potenza termica rilasciata
(RHR) da un materiale durante la combustione. Per determinare questi parametri termici si ricorre ad uno
strumento chiamato CONO CALORIMETRICO che ha la funzione di raccogliere dati empirici per un campione di materiale che sarà la fonte principale di rilascio termico. Tale macchina è così descritta:
1. Combustione controllata con fonte di calore di radiazione fino a 100KW/m2.
2. Supporti campioni quadrati da 100 x 100 mm, con spessore fino a 50 millimetri.
3. Riscaldatore conico da 5000W a 400Vac per potenza termica fino a 100kW/m2.
4. Scudo del provino per protezione e valutazione stabile della perdita di massa.
5. Schermo in vetro con blocco di sicurezza per protezione del test.
6. Ventola a velocità variabile per regolare il flusso d’aria.
7. Misuratore del flusso di calore per regolare la radiazione sulla superficie del campione.
Ovviamente il professionista antincendio userà questo strumento qualora dovessero mancare dei dati pubblicati da fonti autorevoli per progettare lo scenario d’incendio di progetto, dato che l’uso di uno strumento del genere è fruibile solo attraverso dei laboratori specializzati.
Sicurezza attraverso l’analisi avanzata
In conclusione, la caratterizzazione quantitativa del focolare è un’essenziale componente per la progettazione di uno scenario d’incendio di progetto. Il progettista antincendio può impiegare dati sperimentali, dati da fonti autorevoli e metodologie di stima per affrontare scenari d’incendio in modo accurato. Il Cono Calorimetrico emerge come il più accurato per ottenere questi dati, consentendo la determinazione precisa dei parametri termici.